Piccola provocazione

 

Credo che passata la campagna elettorale sarà necessario prendersi una bella vacanza a proposito della cultura, ne hanno parlato tutti, tanto, a proposito, a sproposito.
C’è chi pensa che per il fatto di poter vedere in una bella giornata limpida e trasparente da un lato l’Etna innevata e dall’altro l’arcipelago delle Eolie, questo sia cultura. E lo stesso che sia cultura essere circondati da splendide rovine, da laminette orfiche, trittici del Gagini, cappelle De Sirica Crispo e mosaici, senza tener conto che questo accade da secoli, da millenni, ma non per questo la città (la Calabria) ha conosciuto, se non raramente, stagioni particolarmente originali ed entusiasmanti sotto il profilo culturale.
Qualcuno dirà: ma Cassiodoro, ma Gioacchino da Fiore, ma Tommaso Campanella, ma Vito Capialbi, ma… a questi si potrebbe obiettare che a leggere bene le vite di questi grandi, grandissimi ingegni si scoprirebbe che si tratta di titaniche singolarità e che tra loro e l’ambiente e il tempo in qui sono vissuti correvano distanze abissali.
C’è, ancora, chi pensa che la cultura, i beni culturali, che sono altra cosa dalla cultura, abbiano un senso solo in funzione turistica. C’è poi che si commuove per il luogo natio e crede che il suo sguardo per esso abbia a che fare con la cultura. Forse può essere vero in senso antropologico, come ci ha ben spiegato Vito Teti nel suo Senso dei luoghi, ma la cultura di e in una città moderna è un’altra cosa. E’ qualcosa di tangibile, concreto e organizzato. La cultura è democrazia e cittadinanza e tutto quello che queste due cose rende possibili. Sono le buone scuole per tutti, i bravi insegnanti, i libri, i giornali che si possono leggere, le librerie, le case editrici, le biblioteche moderne e organizzate e non lasciate cadere in rovina, i teatri frequentati, i concerti, il jazz, l’opera lirica, le mostre, la consapevolezza del proprio patrimonio storico culturale, il cibo, il vino, la tolleranza, l’educazione.
Tutte cose che richiedono tempo e investimenti per realizzarle, oltre che grande amore per la città. 
Ora riposiamoci un poco, in modo da avere, anche con la nuova amministrazione che verrà, le energie e l’entusiasmo per cimentarci con questi obiettivi.

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