Tra le tante stranezze della nostra Regione vi è certamente la recente nomina a Presidente della Fondazione Calabria Film Commission di un signore, il dott. Ivano Nasso, che, in un’intervista concessa subito dopo la nomina, ha candidamente confessato di non sapere assolutamente niente di cinema e addirittura di non saper indicare un film visto negli ultimi anni, giacché preferisce la TV, le serie televisive.
A fronte di questa lontananza dal mondo del cinema del neo presidente, correrebbe almeno l’obbligo, da parte di chi l’ha nominato, di informare il “popolo teoricamente sovrano” dei criteri cui si è tenuto conto ai fini della selezione.
Vero è che la Calabria Film Commission ha la funzione di promuovere e sostenere la Calabria - intesa come location, professionalità, infrastrutture, finanziamenti, soggetti - nel grande mondo degli audiovisivi, e quindi non sono richieste competenze specifiche. Ed è anche vero che probabilmente la Fondazione non attraversa un bel momento sotto il profilo economico, al pari della stragrande maggioranza delle istituzioni che direttamente o indirettamente hanno a che fare con la cultura, tanto è vero che il suo sito internet istituzionale è oscurato per mancato rinnovo del dominio.
Viene, credo, spontaneo chiedersi, con tutto il rispetto per il dott. Nasso, soprattutto dopo che per questa carica era circolato il nome di Mimmo Gangemi, ed è una domanda ricorrente, che non riguarda solo questa Giunta Regionale, con tante figure di grande competenza, professionalità specifica e autorevolezza che, direttamente o indirettamente, operano in questo settore in Calabria o in Italia, ma di origine calabrese, giusto uno che non ama il cinema doveva essere nominato?