Fondi manoscritti nelle Biblioteche Calabresi

di Giacinto Pisani 

Nonostante le distruzioni, le dispersioni, gli eventi tellurici, gli attacchi termitici cui  nel corso dei secoli, è andato soggetto il materiale documentario calabrese, è sorprendente  il numero dei fondi librari, a stampa e manoscritti, esistenti ancora oggi in Calabria nelle biblioteche pubbliche religiose e private. Manca, purtroppo, allo stato attuale, un censimento generale che ci consenta di avere dati esatti e aggiornati su fondi manoscritti esistenti nelle biblioteche calabresi. E’ possibile, comunque, rilevare, dall’Annuario delle biblioteche italiane, sia pure vecchio comunque ormai di diversi anni, e dagli atti di due importanti congressi sull’argomento tenutisi negli anni ottanta: il VII congresso storico calabrese, promosso dalla deputazione di storia per la Calabria, dedicato ai beni culturali di Calabria, (1982) e il Convegno ecclesiale regionale su I beni culturali e le chiese di Calabria, promosso dalla Conferenza episcopale calabra (1980), che esistono ancora in Calabria fondi manoscritti di notevole interesse storico e bibliografico, comprendenti codici membranacei, pergamene sciolte, antifonari miniati, autografi editi ed inediti, lettere e carteggi, manoscritti cartacei su argomenti di varia natura. E’ d’obbligo,comunque, su questo punto, fare una considerazione di fondo sulla necessità di documentazione e di informazione delle raccolte manoscritte conservate nelle biblioteche calabresi. E’ noto, purtroppo, che assai di frequente, per carenza di personale professionalmente preparato da assegnare all’ordinamento e alla catalogazione di queste raccolte, giacciono nelle biblioteche fondi manoscritti privi di cataloghi e,quindi, del tutto  inaccessibili alla consultazione degli studiosi. Richiamando qui  alcune delle  considerazioni  espresse in un apposto seminario di studio sul manoscritto, promosso dall’Istituto centrale per il catalogo unico, se la domanda di informazione  di queste raccolte è stata nel passato  una esigenza costantemente sentita dagli studiosi, oggi, con la forte dilatazione della richiesta di consultazione di questi materiale, e d’altra parte con un progresso tecnologico che consente di ridurre tempi e costi  della produzione di informazione, quella domanda è divenuta ancora più pressante, e richiede,quindi, da parte delle biblioteche, risposte  rapide e complete.  In sostanza, la maggiore sensibilità degli studiosi a ricerche su questo tipo di materiale di studio spinge, anche qui da noi in la Calabria, ad un improcrastinabile censimento  dei fondi manoscritti conservati  nelle biblioteche, per poter assicurare loro una più oculata conservazione, e nel tempo stesso provvedere ad una loro  più ampia fruizione.

A titolo di esemplificazione,  facciamo seguire alcuni dati riguardanti l presenza di manoscritti in  biblioteche pubbliche, private e  religiose. Per quanto riguarda queste ultime  è noto che le tradizioni bibliografiche, in  Calabria come del resto  in altre regioni,  trovarono espressione soprattutto nelle biblioteche ecclesiastiche, anche se, purtroppo, le note vicende della soppressione degli ordini religiosi, ed ancora prima, l’incuria degli Abati, i disastri provocati dai terremoti hanno creato vuoti  irreparabili in queste raccolte, una volta ricchissime. Basti leggere le notizie interessantissime che ci dà il Capialbi sulle più importanti biblioteche monastiche esistenti in Calabria, nel suo volume Memorie delle tipografie calabresi, con un’appendice sulle biblioteche calabresi ( Napoli, 1816) per rendersi conto di quali e quanti pregevoli fondi a stampa e manoscritti potrebbe disporre oggi la Calabria, se le raccolte delle biblioteche monastiche  ci fossero pervenute intatte.

A)    BIBLIOTECHE MONASTICHE ED ECCLESIASTICHE

Biblioteca del Convento dei Minimi di Paola:

oltre 250 pergamene contenenti legati,censi, permute, donazioni, bolle papali, privilegi: una copia della platea dei beni posseduti dal Convento 86 volumi manoscritti del secolo XVII-XVIII

Biblioteca  diocesana di Tropea

Vanno segnalati 5  corali  artisticamente miniati.

 

Biblioteca arcivescovile di Crotone

200 volumi cartacei manoscritti

25 pergamene

                                                                                                                     

Biblioteca S. Domenico di Soriano Calabro

Manoscritti cartacei ,, numero non quantificato

Codici  21

Carteggi   100

 

A)    BIBLIOTECHE PUBBLICHE

 

Biblioteca Comunale di Catanzaro

 Fondo vecchio 51  manoscritti.

 /Annotazione tratta da un articolo di Augusto Placanica/ (1)

“Uniti ai mss. del vecchio fondo,poi,sono pochissimi altri mss, alcuni dei quali di eccezionale valore documentario e del più considerevole pregio antiquario”

 

Si apprende ancor dall’articolo di Placanica che, accanto al vecchio fondo, esiste il fondo ms. del bibliotecario Filippo De Nobili, lasciato da lui in eredità alla Biblioteca Comunale che oggi porta il suoi none. Di notevolissimo valore documentario.

(1)Augusto Placanica, I manoscritti della Biblioteca Comunale di Catanzaro,in “Regione Calabrese”,Anno 1 n. 2,Ottobre- Dicembre 1970.

 

Biblioteca Civica di Cosenza

Manoscritti cartacei  500 circa

Carteggi 5

Pergamene 54

Antifonari  pergamenacei miniati  23

Raccolte e archivi privati 8

 

Biblioteca Comunale di Reggio Calabria

 

Manoscritti cartacei : numero non quantificato

Carteggi 4

Manoscritto musicale 1

Pergamene 47

Da segde tranmigratione pitagorica. Da segnalare, in questa Biblioteca, la presenza della Raccolta Corrado Alvaro.

Contenente molti scritti autografi dello scrittore calabrese.

 

Sistema Bibliotecario Vibonese

Conserva numerose pergamene e manoscritti moderni e contemporanei (fondo Pignatari). Da segnalare, in questa Biblioteca, la presenza della Raccolta Lico contenente numerosi manoscritti giovanili di Corrado Alvaro.

 

C)    BIBLIOTECHE PRIVATE

Pregevoli raccolte librarie, comprendenti fondi manoscritti di eccezionale interesse, si trovano in diverse biblioteche private calabresi, anche  se purtroppo si tratta d fondi librari il più delle volte inaccessibili alla consultazione degli studiosi.

 

Biblioteca Capialbi di Vibo Valentia.

E’ questa la più ricca e importante biblioteca privata della Calabria per rarità bibliografiche, per documenti in gran parte inediti, per molte  interessanti pergamene e per codici membranacei tra i più rari e pregevoli conservati in Calabria.

 

Biblioteca Lucifero di Crotone

E’ anche questa una notevole raccolta libraria., comprendente autografi e documenti inediti di notevole interesse per la storia della  Calabria.

 

Biblioteca Greco di Cosenza.

Raccolta manoscritta costituita da 43 pezzi,  tra cui: Codice gioachimita apocrifo, dal titolo:”Beati Joachimiin Cantica”;

Codice anepigrafo contenente copie copie di atti privilegi e doazioni dei secoli XII – XV;

Apografo mutilo contenente “ Rime varie” di Pirro Schettini;

Codice contenente il falso seicentesco “ Manuscriptum autographum philosophi praestentissimi Tomae Cornelii de Metempsycosy seu de transmigratione pitagorica”.

 

Biblioteca Bombini di Cosenza

Raccolta di 13 pezzi manoscritti, tra cui:

Calabrae historia  (1540);

Visita pastorale  (1645)

Delle rivoluzioni successe nella città di Cosenza ( 1647)

La perdita di Gerusalemme  ( poema del 1728).

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