La Calabria sarà presente al Salone del Libro di Torino, e fra le novità dell'edizione 2013 l’istituzione di una Regione come ospite d’onore.
E per il primo anno sarà la Calabria "Regione Ospite".
Scarica il calendario degli appuntamenti dal 16 al 20 maggio.
Scarica il Catalogo "Una Regione per leggere" a cura della Regione Calabria
News dal Salone del libro di Torino
20 maggio 2013
L’assessore Caligiuri, il presidente del Consiglio Talarico e il giudice Gratteri hanno presentato il libro di Mimmo Gangemi “il patto del giudice”
L’assessore alla cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha introdotto l’incontro, curato dal Consiglio regionale della Calabria, per la presentazione dell’ultimo libro di Mimmo Gangemi “Il patto del giudice”. Con l’autore sono interventi anche il presidente del Consiglio della Calabria Francesco Talarico e il giudice Nicola Gratteri. “Celebriamo – ha detto Caligiuri - la festa della Calabria in questa mutazione genetica che vuole trasformare le occasioni in opportunità anche attraverso l’ultimo libro di Mimmo Gangemi: un intellettuale irregolare che fa studiare i suoi figli in Calabria, al massimo a Messina. Un senso di calabriturdine – ha messo in evidenza l’assessore - che assume la valenza importantissima di una regione che non si piega e che è sempre aperta alla speranza”. Talarico ha parlato di “un libro, di un autore calabrese apprezzato e stimato, che descrive uno spaccato della nostra terra tra virtù e i vizi. Un giallo che ripercorre spaccati di avvenimenti realmente accaduti. Dal libro – ha evidenziato ancora il presidente del Consiglio - ho avuto una lettura positiva, la concezione di una Calabria positiva che ce la può fare per progredire e crescere dal punto di vista economico e sociale, attraverso azioni di magistrati come Gratteri e attraverso la cultura della legalità che il Consiglio sta portando avanti con progetti concreti rivolti soprattutto ai giovani calabresi. Cultura fortemente rappresentata in questa edizione del Salone del libro dove la Calabria, grazie all’impegno dell’assessore Caligiuri, è la prima Regione ospite d’onore”. “Sono uno dei tanti calabresi rimasti in Calabria, colpito – ha affermato Mimmo Gangemi - da quella che il mio amico Vito Teti definisce la ‘restanza’. Ciò ho desiderato anche per i miei tre figli perché credo che la più grande povertà per la nostra regione è di lasciar partire i propri giovani”. Gangemi ha, poi, precisato che il ‘patto del giudice’ non è un testo di ‘ndrangheta. “Intreccio la trama partendo da due dati di cronaca: la rivolta degli extracomunitari di Rosarno e il trafugamento di 200 chili di eroina nel porto di Gioia Tauro. Racconto la storia del giudice Lenzi, già personaggio creato nel libro ‘il giudice meschino’. Il resto della storia è romanzata. Non è un libro sulla ‘ndrangheta – ha ribadito lo scrittore di Santa Cristina D’Aspromonte - ma le storie sono comunque credibili. Il giudice si inventa una giustizia tutta sua che non è quella con la G maiuscola. Io metto in bocca a figure immaginarie della ‘ndrangheta, ad esempio un capobastone e il nipote, dialoghi che riportano ad alcune operazioni condotte realmente dalle Forze di polizia. Comunque – ha affermato infine Mimmo Gangemi – sono del parere che per combattere la ‘nadrangheta bisogna eliminare il consenso, forgiando le nuove generazioni verso una nuova cultura della legalità”. Gratteri, al salone anche per presentare i volumi “la nostra guerra non è mai finita” e “’ndrangheta e acqua santa”, scritti insieme a Giovanni Tizian e Antonio Nicaso, ha esordito affermando “che una persona quando vuole scrivere delle verità come Gangemi scrive romanzi”. “In questo libro – ha detto ancora il magistrato - ho trovato tante verità, molte analogie tra il santista e l’uomo delle istituzione che si presta in modo smisurato perché è un coniglio, un meschino, appunto. E a noi che siamo ‘figli’ di grandi giuristi ci fa ancora impressione vedere magistrati meschini”.
Il Ministro Franceschini visita il padiglione Calabria al Salone internazionale del libro
Il Ministro dei rapporti con il Parlamento Dario Franceschini - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha fatto visita al padiglione della Regione Calabria al Salone del libro di Torino concordando con l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri sull'importanza di coinvolgere attivamente le Regioni in un salone di così vasto respiro, dove è prioritario l'impegno per la promozione della lettura e della cultura, come presupposto di sviluppo e di crescita. “Trovo un'ottima idea – ha affermato il Ministro - quella di iniziare con la Calabria come prima regione ospite d’onore al Salone dando visibilità in un luogo di incontro e confronto. Ottima idea iniziare da qui”. “Non possiamo che raccogliere con entusiasmo le dichiarazioni del Ministro Franceschini, che come il Ministro alla Cultura Bray, ha fatto visita allo stand della Regione Calabria. Stiamo lavorando - ha detto Caligiuri - perché siamo convinti che la rinascita del Sud debba passare dalla cultura, nelle sue più svariate forme e manifestazioni, e quindi anche dalla lettura. Il plauso di un Ministro della Repubblica ci riempie di orgoglio. Proseguiremo su questa strada”.
Caligiuri accoglie allo stand della Regione al Salone del libro il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani
Tra i grandi ospiti che oggi hanno fatto visita allo stand della Regione Calabria al Salone internazionale del libro di Torino anche il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha illustrato al vicepresidente l’esposizione sulla tipografia storica che comprende rarissimi incunaboli, tra i quali la prima Bibbia al mondo a caratteri ebraici stampata a Reggio Calabria nel 1475. Tajani ha anche ammirato l’opera di Mattia Preti “Cristo risorto appare alla Maddalena” e l’assessore Caligiuri ha riferito al vicepresidente della mostra del Cavalier calabrese allestita alla Reggia di Venaria Reale per la ricorrenza del IV centenario della nascita. Inoltre il vicepresidente Tajani ha potuto ammirare il Codice cinquecentesco Romano Carratelli che contiene 99 disegni acquerellati raffiguranti città fortificate, castelli e torri costiere della Calabria. Tajani ha poi espresso all’assessore Caligiuri i complimenti per questa iniziativa che mette in luce positivamente la Calabria e rappresenta un punto di forza nell'ambito.
Presentato a Torino, al Salone del libro il Codice Romano Carratelli
L’assessore alla cultura Mario Caliguri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha presentato al Salone internazionale del Libro di Torino, una delle opere di maggiore pregio storico e culturale del panorama calabrese di tutti i tempi: “rapporto al Vicerè - La Calabria del Cinquecento nel Codice Romano Carratelli”. Una stupefacente raccolta di 99 acquerelli corredati di annotazioni e progetti, un documento unico sul sistema difensivo del periodo spagnolo, redatto dai tecnici inviati dal viceré a fine '500 per elaborare un rapporto al fine di organizzare la costruzione del sistema di fortificazione della costa calabrese contro le incursioni turche. A ritrovarlo, in uno stato di perfetta conservazione nel circuito mondiali, l'appassionato bibliofilo calabrese Domenico Romano Carratelli. Alla presentazione a Torino hanno preso parte anche le professoresse Mirella Mafrici e Francesca Martorano, entrambe membri dell'equipe di studiosi multidisciplinare costituita al fine di analizzare ogni contributo che viene alla ricerca dal prezioso ritrovamento. Presente anche il professore Gilberto Floriani, che ha reso possibile la presenza a Torino del prezioso documento. “Grazie a Mimmo Carratelli - ha affermato Caligiuri -, che ci ha restituito questa raccolta bellissima di acquerelli e annotazioni, in grado di fornire un quadro quanto mai completo che credevamo perduto per sempre della nostra terra nel XVI secolo. Un punto di riferimento importante per gli studi storici, ma anche in questa sede una preziosissima testimonianza della grandezza culturale della nostra regione. Una terra che ha dato i natali a Gioacchino da Fiore, Tommaso Campanella, Bernardino Telesio, Mattia Preti e che oggi, ospite d'onore a Torino, restituisce al mondo della cultura queste importanti testimonianze. Questo - ha concluso l'assessore Caligiuri - è solo il primo passo che compiamo per valorizzare questa documento nella consapevolezza che quello che facciamo per conoscere la Calabria di ieri, significa vivere bene quella di oggi per preparare quella di domani”. La professoressa Mafrici ha sottolineato che si tratta di “una delle opere più sensazionali mai studiate, che ci ha dato la possibilità di indicare con una precisione assolutamente inedita il sistema difensivo della Calabria. Nei primi decenni del '500 aumentava la paura delle scorrerie turche nel sud Italia - ha spiegato la ricercatrice - e venne, pertanto, avviato un piano di salvaguardia del litorale calabrese. Sapevamo tutto questo ma non avevamo mai visto una riproduzione così accurata e fedele di come appariva la Calabria paesaggistica, orografica, urbanistica del tempo. Da questo documento sulla Calabria apprendiamo ad esempio che all'epoca Crotone era la zona meglio fortificata della regione. Nè avevamo riferimenti così precisi sulle modalità con cui i tecnici fornivano le loro annotazioni sulle opere e fortificazioni da rinforzare, costruire, eliminare e ricostruire. Un contributo eccezionale - ha detto infine la professoressa Mafrici - di slancio immenso alla ricerca sul sistema difensivo calabrese”. Anche la professoressa Martorano ha messo in evidenza “l'eccezionale portata dei contenuti, dei testi, del numero e della qualità delle immagini contenute nel Codice Romano Carratelli, che apre tante linee di ricerca sulla Calabria di fine 1500. Territori da munire, castelli, fortezze, borghi, chiese, campanili, tonnare, saline: tutto questo troviamo descritto con bellezza e accuratezza di inestimabile valore. Questo ritrovamento ci permette di compiere un viaggio di ricognizione accurato, grazie alla rappresentazione grafica, ai dati e al testo breve di commento del progetto che si consiglia di eseguire. In alcuni casi troviamo esempi mai visti primi di disegni di piani quotati, come pure di saline, che sapevamo esserci ma mai avevamo viste raffigurate. Speriamo che l'opera di ricerca possa proseguire e che qualche appassionato bibliofilo, come ha fatto Romano Carratelli con Calabria citra, custodisca e voglia divulgare una analoga testimonianza sulla Calabria ultra”. Romano Carratelli ha evidenziato come sia stata lunga la trattativa di acquisizione di questo documento. “È stato defaticante – ha rimarcato -, ma in tutto ripagata dall'entusiasmo della scoperta, che ho voluto subito divulgare al poll di esperti che oggi sta già studiando i preziosi contributi contenuti nel Codice. Non condivido, infatti, con molti amici bibliofili il desiderio di custodire nelle biblioteche queste preziose testimonianze, sottraendole al sapere comune. Sono contento di aver compiuto questo passo, perché altrimenti non avremmo memoria di questi passaggi storici della nostra Calabria. In futuro diventerà il libro che avrà il maggior numero di commenti e richiami nella storiografia calabrese. Speriamo - ha auspicato infine Domenico Romano Carratelli - che questa fortunata esperienza di ritrovamento e divulgazione possa proseguire con un progetto editoriale concreto”.
Ricchissimo il programma di appuntamenti nella terza giornata del Salone del libro di Torino
Un programma ricco di incontri e dibattiti, introdotti dall’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri nel padiglione della Regione, ha scandito la terza giornata del Salone del Libro di Torino. Ma anche la musica – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha trovato spazio nella presentazione di volumi nello stand Calabria del Lingotto. Le mie Calabrie da le stagioni di Hora a la Collina del vento di Carmine Abate sono state raccontate con le letture dell’autore, con le musiche di Catalano Perri e con i canti arbereshe di Anna Stratigò. Mentre lo scrittore Pino Aprile ha presentato il libro del cantautore Eugenio Bennato “Nino Nanco deve morire. Viaggio nella storia e nella musica del Sud”. “Il nostro cervello – ha esordito Pino Aprile - è fatto per sentire musica. E se oggi si dice qualcosa di meridionale lo si deve al sentire musicale, a Bennato che ha seguito una traccia”. “Noi musicisti sfigati parliamo direttamente alle persone. Allora se scrivo del brigante Ninno Nanco significa che questo personaggio vive”. Al termine Bennato, accompagnato alla chitarra da Enzo Lambise ha cantato la canzone di Nino Nanco e altri brani sulla questione meridionale richieste dal pubblico presente. Il volume “Dìoro e dìargento, il patrimonio culturale calabrese nei gioielli di Gerardo Sacco” è stato illustrato dall’orafo calabrese affiancato da Florindo Rubettino, Vito Teti, Carmine Abate, Mimmo Gangemi, Enzo Monaco e Silvio Vigliaturo che espone alcune sue sculture nel padiglione Calabria. “Con i miei gioielli – ha affermato Sacco - cerco sempre di raccontare una storia. Mi piace che abbiano un significato e che facciano riferimento alla storia, all’arte e alle tradizioni popolari. Attraverso una trama fatta di miti, leggende, arte e sacralità, cerco di condurre lo spettatore in un percorso pieno di luce e magia creativa”. Sacco ha poi ripercorso la storia di quando ragazzino ha iniziato ad apprendere il mestiere di orafo. Da allora negli anni il successo lo ha condotto a collaborare con alcune fiction televisive, con il teatro e con il cinema, creando i gioielli di scena. Zaffirelli nel 1986 gli affidò la creazione dei gioielli per il suo Otello. Libri, musica e gioielli nel padiglione Calabria del Lingotto, ma anche solidarietà con la presentazione della Fondazione “Benedetta è la vita” onlus, nata per ricordare Benedetta Nìeddu, deceduta nel 2012 non ancora sedicenne a causa di una leucemia particolarmente aggressiva. Durante l’incontro, alla presenza dei genitori di Benedetta, dell’assessore Caligiuri, di Gerardo Sacco, il quale ha realizzato una creazione esclusiva per la nascita della Fondazione che contribuirà a raccogliere fondi per la ricerca, di Tonino Nocera, di Simonetta Agnello Hornby, di Marina Valensise e di Carmela Cimino, è stata consegnata una borsa di studio a Davide Neri, giovane ricercatore italiano originario di Bologna.
18 maggio 2013
La Commissione della Conferenza delle Regioni si è riunita al Salone del libro di Torino
Si e riunita all'interno del Salone del Libro di Torino la Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni presieduta – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - dall'assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri. Presenti alla riunione gli assessori Michele Coppola (Piemonte), Luigi De Fanis (Abruzzo), Fabrizio Bracco (Umbria), Maria Rita Sgarlata (Sicilia) e Angela Barbanente (Puglia).Caligiuri ha commentato il grande successo del Salone del Libro “che quest'anno - ha dichiarato - ha raggiunto numeri record confermando come la lettura rappresenti il presupposto della crescita culturale, e quindi economica, del Paese”. Insieme all’assessore Coppola ha, poi, evidenziato l'importante novità di quest'anno della regione ospite, la Calabria, che ha inaugurato la XXVI edizione del Salone con la mostra di Mattia Preti a cura di Vittorio Sgarbi alla Reggia di Venaria.Durante l’incontro è stato inoltre affrontato il tema della programmazione comunitaria 2014/2020. È intenzione della Commissione organizzare un'apposita riunione sul tema per affrontare le questioni di fondo dello sviluppo culturale attraverso i fondi comunitari. Il prossimo incontro della Commissione Cultura è convocato per il prossimo 14 giugno, su invito dell'assessore De Fanis, in Abruzzo, a Santo Stefano di Sessanio, suggestivo esempio di recupero urbano e culturale.
La Calabria Regione “ospite d’onore” al Salone internazionale del libro di Torino
La Calabria sarà la Regione “ospite d’onore” del Salone internazionale del libro di Torino che si svolgerà dal 16 al 20 maggio prossimi al Lingotto fiere. L’istituzione di una Regione come ospite d’onore è fra le novità del Salone 2013, fortemente voluta dal coordinamento delle Regioni e dall’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri e destinata a diventare un appuntamento fisso con l’obiettivo di approfondire il significato della presenza di una Regione documentando adeguatamente il suo patrimonio artistico, le sue realtà editoriali e culturali, le iniziative in corso e quelle in progetto. Il padiglione Calabria sarà inaugurato, il 16 maggio alle ore 10,15, dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti il quale ha affermato che “non è privo di significato che la prima Regione ospite sia la Calabria, una regione – ha detto - dai molti ritardi e contraddizioni, ma culturalmente vivace, che aspetta solo di essere conosciuta nelle sue varie sfaccettature e complessità. Lo stand della Calabria – ha specificato ancora il Presidente - ha una grande visibilità per grandezza e qualità dell'allestimento; è stato progettato per ospitare i libri e le altre eccellenze della regione, mostre e numerosi eventi culturali di grande qualità, capaci di richiamare un'estesa e qualificata attenzione”. “Un Regione per leggere” è il marchio che contraddistingue il progetto dell’assessorato regionale alla Cultura - Polo per le politiche pubbliche della lettura all’appuntamento torinese che è ormai diventato il più grande evento europeo di promozione del libro, della lettura e dell’editoria. “La lettura che – ha dichiarato l’assessore Caligiuri - è una priorità politica regionale. Se, in Italia come in Calabria, la crescita economica riparte dalla cultura, occorre per forza iniziare dalla lettura. Tra i tanti dati devastanti, che hanno riguardato il nostro Paese e anche la Calabria, secondo l'Istat la nostra regione non è più la maglia nera nella lettura di libri e di giornali, perché abbiamo superato la Sicilia, la Campania, la Basilicata, la Puglia e intendiamo diventare entro il 2015 la prima regione del Sud come numero di lettori. Per conseguire questi risultati – ha evidenziato l’esponente della Giunta regionale -, e sappiamo bene che ogni risultato è temporaneo, abbiamo sviluppato una serie di iniziative, tra le quali l'istituzione del Polo regionale sulle politiche pubbliche della lettura, l'emanazione di un Libro Verde sulla Lettura in Calabria (con la prefazione di Tullio De Mauro e cammei di Carmine Abate, Mimmo Gangemi e Angela Bubba), la creazione di un sito che raccoglie oltre 120 biblioteche con oltre un milione e trecentomila volumi. Adesso abbiamo messo in moto altre due attività significative. La prima è quella del libro per ogni nato. A partire da giugno, e per un anno intero, i 17, 18 mila bambini che nasceranno nella nostra regione lo faranno metaforicamente con un libro in mano. Un libro pensato, scritto e illustrato appositamente per loro che parla di felicità. In analogia con gli atti costitutivi degli Stati Uniti d'America, noi vorremmo che questa fosse la Costituzione dei bambini calabresi. La seconda sfida – ha proseguito l’assessore alla cultura Caligiuri - è rappresentata appunto dalla partecipazione al Salone del Libro di Torino, nella originale veste di regione ‘ospite’. Presenza che, con modalità diverse, intenderemmo riproporre, se possibile, in modo significativo anche nelle prossime edizioni. Quella di quest'anno – ha ribadito Caligiuri - per noi intende essere una occasione straordinaria per aumentare il numero dei lettori e per mettere in mostra le nostre tante eccellenze culturali, che rappresentano la natura vera della nostra terra. Infatti noi rifiutiamo di identificare la storia della Calabria e del Sud come storia criminale, perché la storia della Calabria e del Sud è storia di grande cultura. E nel palcoscenico della manifestazione torinese – ha infine sottolineato l’assessore Caligiuri - verranno presentati libri, autori, editori e premi letterari. un censimento ci auguriamo quasi completo del meglio che possiamo esprimere in questo momento”. Il calendario degli eventi, che saranno ospitati nella cinque giorni del Lingotto in uno spazio dedicato, toccherà tutti gli aspetti della cultura calabrese, dalla storia al patrimonio artistico e all’archeologia, dall’imprenditoria all’enogastronomia, dalla letteratura all’arte contemporanea. Sono previste mostre, e spettacoli teatrali e musicali. Nel ricordo di grandi autori come Corrado Alvaro e Leonida Repaci, saranno a Torino, tra gli altri, scrittori e giornalisti come Carmine Abate (recente vincitore del Campiello), Mimmo Gangemi (Il giudice meschino; La signora di Ellis Island), Marina Valensise, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso (Fratelli di sangue. Storie, boss e affari della ’ndrangheta, la mafia più potente del mondo; La mafia fa schifo. Lettere di ragazzi da un paese che non si rassegna; Dire e non dire. I dieci comandamenti della ’ndrangheta nelle parole degli affiliati), la giovane Angela Bubba che con le sue impietose narrazioni reportage dichiara di ispirarsi direttamente ad Anna Maria Ortese ed Elsa Morante. Tra gli obiettivi, quello di incentivare i ragazzi delle scuole ad una partecipazione attiva al Salone, sia come autori di progetti per la promozione della lettura che come protagonisti allo stand regionale. L’incontro collettivo finale tra studenti e scrittori è atteso lunedì 20 maggio al Salone. Lo stand regionale ospiterà un book shop dell’editoria e degli autori regionali e uno spazio di valorizzazione dei più prestigiosi prodotti gastronomici e artigianali calabresi. Oltre a un fitto programma di incontri con tutti i principali scrittori e intellettuali calabresi, alcuni dei quali ospitati anche in città (lo spettacolo teatrale “Italianesi” di Scena verticale con Saverio la Ruina), lo stand ospiterà anche importanti mostre sulla tipografia storica calabrese, con l’esposizione di rarissimi incunaboli, tra i quali la prima bibbia a caratteri ebraici stampata al mondo (Reggio Calabria, 1475), ed edizioni del Cinquecento e del Seicento; una mostra fotografica sul paesaggio calabrese curata dal naturalista Francesco Bevilacqua; una mostra di illustratori di libri per bambini collegata alle numerose iniziative di promozione della lettura realizzate dalla Regione in collaborazione con la Casa editrice Coccole News. Sarà anche esposta una grande opera del pittore calabrese Mattia Preti, di cui ricorre il IV centenario della nascita, in collegamento con la mostra sull’artista che sarà allestita a partire dal 15 maggio alla Reggia di Venaria. Di particolare rilievo, infine, l’esposizione del Codice cinquecentesco Romano Carratelli, raffigurante città fortificate, castelli e torri costiere della Calabria nel Cinquecento. Il codice comprende un centinaio di illustrazioni acquerellate che costituiscono la prima e inedita fonte iconografica riguardante il territorio calabrese. Nello spazio del salone saranno presentati libri (monografia su Mattia Preti curata da Vittorio Sgarbi ed edita da Rubbettino), dibattiti sulla Calabria (Giovani Russo, Paolo Mieli, Salvatore Settis), un reading di opere di Carmine Abate e le iniziative di promozione della lettura della regione. All’interno del settore che ospita lo stand Regione Calabria, è allestito anche un bookshop istituzionale, una vera e propria libreria specializzata che propone prodotti di editoria di qualità che mirano a valorizzare il patrimonio artistico, culturale e letterario della regione. Dalla saggistica alla narrativa, arte, architettura, fotografia, letteratura di viaggio, poesia, tutte pubblicazioni scelte fra la migliore offerta disponibile sul mercato italiano e internazionale. Saranno in vendita anche cd e dischi in vinile dei più grandi artisti e musicisti calabresi. Al Salone del libro del capoluogo piemontese edizione la Calabria dell’editoria si presenta anche con uno spazio dedicato alla presentazione del suo variegato e articolato mondo agroalimentare. Un viaggio di natura mediatica utile a far comprendere come l’approccio alla Calabria, alla valorizzazione e promozione delle sue espressioni migliori, al recupero di un’immagine positiva pretenda una visione a trecentosessanta gradi. Libri antichi, proposte editoriali dell’oggi e imprenditoria di settore, preziosi oggetti dell’artigianato artistico, una grande tela di Mattia Preti che richiama le celebrazioni per i quattrocento anni dalla nascita, verranno esposti accanto a una selezione, ovviamente non omnicomprensiva, di prodotti agroalimentari spiegati nella loro dimensione culturale, sociale e civile, prima che economica. Specialità di qualità certificata come la cipolla rossa di Tropea, il caciocavallo Silano, la liquirizia, i salumi, accanto ai vini e agli oli extravergine di oliva di vitigni e cultivar autoctoni, o alle sensazioni straordinarie offerte dalla dimensione piccante o dai profumi del bergamotto, offriranno ai visitatori dello stand Calabria tanti spunti di riflessione nonché l’occasione, in un contesto internazionale, di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tante virtù di una terra antica, laboriosa, orgogliosa del proprio passato, ricca di ingegno.
Diverse le iniziative editoriali presentate nel corso della seconda giornata del Salone del libro di Torino
Il sindaco di Torino Piero Fassino – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - è stato ospite nel padiglione della Regione al Salone internazionale del libro per presentare il libro di Eric Salerno “Rossi a Manhattan”. L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha introdotto gli ospiti presentando l’autore come giornalista esperto di questioni africane e meridionalista. Il primo cittadino del capoluogo piemontese, dopo aver sostenuto che “i libri sono belli quando sono fondati su una storia vera” ha affermato che ‘Rossi a Manhattan ci restituisce due dimensioni. La prima è il contributo dell’emigrazione italiana alla storia degli Stati Uniti; la seconda riguarda il ruolo di tantissime donne e uomini di sinistra che hanno contribuito alla formazione dell’identità della società americana. Si tratta di un libro che ci restituisce memoria. Ringrazio Rubettino per averlo pubblicato”. “Il discorso che ho fatto nel mio libro – ha dichiarato Eric Salerno – è la storia di mia madre: un’ebraica emigrata negli Stati Uniti, vittima del nazionalismo, che ha conosciuto mio padre anche lui emigrato. Si tratta di due persone che si incontrano intorno ad un’idea di futuro. Noi – ha detto ancora Salerno – dobbiamo proseguire sulle tracce dei nostri genitori che hanno rincorso il sogno di costruire un mondo pacificato”. Roberto Giacobbo ha parlato ai ragazzi di Calabria Jones, il progetto dell’assessorato regionale alla cultura che ha fatto vivere le esperienze archeologiche agli studenti calabresi. “Bisogna imparare – ha affermato il giornalista - a conoscere i propri limiti e lavorarci su. Capire qual è il difetto ingrandirlo e poi riportarlo alle sue dimensioni. Questo per dire che quando leggete e non capite una parola vi dovete fermare, lavorarci su e troverete il risultato. Non usate solo internet per arricchire le vostre conoscenze. Il 50% delle notizie che si trovano sul web sono false, quindi attenzione a dove cercate le notizie, attenzione alle fonti. La vera difficoltà – ha sottolineato Giacobbo – sta nel tenere l’equilibrio e capire come stanno le cose. Ciò vuol dire che utilizzando la nostra intelligenza possiamo superare i nostri squilibri”. Il volume di Vito Teti “Il Patriota e la maestra” è stato raccontato da Margherita Oggero, Marco Revelli, Giovanni Russo e Annarosa Macrì. Un’opera costruita intorno alla storia di una maestra e un patriota, un calabrese e una piemontese, che si incontrano e insieme contribuiscono a fare l’Italia. “La Calabria e il Piemonte unite dalla cultura – ha affermato Caligiuri – e quella che propone Vito Teti è vera cultura”. “Non è solo un romanzo – ha spiegato l’autore – ma un romanzo documentato. È un libro che parla d’incontri e di rapporti, che ridisegna l’immagine del nostro risorgimento attraverso un intreccio si storie. Un libro sulla e della memoria”. La Regione ha dato spazio anche al nuovo saggio di Spartaco Pupo “Il pensiero riformatore calabrese. Gli intellettuali e la Repubblica del 1799”, edizioni Rubettino. “Spartaco Pupo – ha spiegato Caligiuri - rientra a pieno titolo in quel gruppo sparuto di intellettuali che della vicenda storica hanno fornito e forniscono una versione alternativa rispetto a quella che è la vulgata storiografica corrente. Questa presa di posizione nella maggior parte dei casi li ha condannati all’oblio. A dare un po’ di meritato successo all’opera di Spartaco Pupo ci ha pensato però l’editore Florindo Rubbettino, emblema di quel coraggio imprenditoriale che ha investito e creduto in Pupo ma anche in tanti altri fini intellettuali del nostro tempo. A differenza di quanto ha scritto la storiografia ufficiale – ha spiegato l’assessore alla cultura - questa la tesi di Pupo: è in Calabria e nel Regno di Napoli che è nato il Risorgimento italiano in quanto prodotto di un’illuminismo puro, che non ha ceduto al massimalismo. Il testo costituisce un buon viatico per approfondire la cultura meridionale e nasce con il nobile intento (dichiarato) di superare quel pregiudizio per cui molti intellettuali vedono da sempre il sud come il pesante fardello a carico del resto del paese”. “Diario del complotto” è, invece, l’opera prima di Gianluca Pitari. Un libro di poesie musicato dal cantautore di Sersale Carmine Torchia e presentato, nello spazio meeting del padiglione, dall’editore Andrea Giannasi. Durante la seconda giornata del Salone è stato presentato anche il dvd Geografia dell’anima, dell’associazione Repaci, con Maria Paola Azzario Chiesa, Bruno Verri, Ginni Oliva e Antonio Minasi. Inoltre, Armando Vitale ha illustrato il progetto Gutenberg: un’originale fiera del libro per la scuola e il territorio.
17 maggio 2013
L’assessore Caligiuri ha presentato al Lingotto di Torino il Libro verde sulla lettura con gli scrittori Bubba, Gangemi e Abate
L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha presentato il “Libro verde sulla lettura”, nella sala incontri del Lingotto di Torino, dov’è in corso la seconda giornata del Salone del libro. All’incontro sono intervenuti anche gli autori calabresi dei testi del Libro: Angela Bubba, Mimmo Gangemi e Carmine Abate “Per noi – ha esordito Caligiuri – è motivo di grande soddisfazione presentare il Libro verde sulla lettura, uno dei primi progetti messo in cantiere dalla Regione come strumento analitico e di dibattito, aperto al contributo della società calabrese, allo scopo di rendere più incisive le politiche di promozione culturale in un regione che punta sulla cultura per il proprio riscatto. E non è un caso che quest’anno partecipiamo a questa kermesse come regione ospite d’onore. La rinascita – ha rimarcato l’esponente della Giunta - deve partire dalla cultura che deve avere come premessa la lettura”. Secondo Carmine Abate “quando si parla dell’importanza della lettura si rischia sempre di essere retorici. Ma è chiaro – ha precisato - che la lettura è importantissima. Nel Libro verde racconto, infatti, la mia storia ad essa legata. In casa mia – ha ricordato Abate - non c’era nemmeno un libro. Poi è successo che nell’estate dei miei sedici anni sono stato invitato da un amico, molto più povero di me e orfano di padre, a casa sua dove, in un unico grande stanzone, con una vista sul mare meraviglioso di Calabria, sono rimasto colpito da uno scaffale pieno di libri. Tutti volumi Oscar Mondadori, la casa editrice con la quale vent’anni dopo avrei pubblicato i mie lavori. Michele, accorgendosi della mia curiosità, mi ha offerto in prestito i libri di Cesare Pavese ‘Lavorare stanca” e “Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro. Li ho divorati e poi sono tornato dal mio amico per farmi prestare tutti gli altri. Un giorno – ha proseguito lo scrittore di Carfizzi -, da emigrato in Germania, mia madre mi manda in dispensa a prendere della conserva di pomodori. Non c’era luce e cercando a tentoni trovo invece il libro di Anna karenina che è divenuto il primo testo della mia futura biblioteca. I successivi, quasi tutti libri di poesie di Montale, Ungaretti, Pavesi, li ho comprati con i miei risparmi nella libreria Cerrelli di Crotone. Naturalmente è attraverso la lettura che mi è nata l’urgenza della scrittura ed ho cominciato a scrivere i miei primi lavori descrivendo l’ingiustizia dell’emigrazione. La Lettura per me, come scrittore e come insegnante, è stata la cosa più importante. Per questo, da professore, ho istituito, in Trentino Alto Adige dove insegno, l’ora di biblioteca. Porto cioè i miei studenti fuori dalla scuole nelle tante biblioteche esistenti per dar loro la possibilità di scegliere i libri, qualsiasi libro, in prima persona. Così i miei studenti sono diventati dei grandi lettori. Ora si scambiano i libri, si consigliavano le letture”. Carmine Abate ha, poi, espresso il suo parere sui Premi letterari “che – ha detto - hanno senso solo se producono una ricaduta sul territorio”. “Bisogna coinvolgere le persone a leggere perché – ha aggiunto - sono i lettori che devono decidere se un libro vale o non vale. È con questo scopo che per nove edizioni ho promosso e diretto nell’alto crotonese, luogo dove certo le biblioteche non abbondano, il premio di narrativa per ragazzi. Questo premio, purtroppo, per mancanza di fondi si è interrotto. Ma – ha infine precisato lo scrittore Carmine Abate – se vogliamo veramente invogliare alla lettura dobbiamo dare la possibilità ai ragazzi di incontrare gli scrittori nelle scuole. Anche per questo devo dire grazie alla Regione Calabria che con un progetto ha diffuso i miei libri negli istituti scolastici dove sto incontrando gli studenti calabresi”. Angela Bubba ha evidenziato le similitudini con Abate nella sua storia di approccio alla lettura. “Anch’io – ha spiegato – ho vivo il ricordo della mia vita di dodicenne a Mesoraca dove non c’erano ne libri ne biblioteche e l’esperienza di emigrazione di mio padre. Per me è stato entusiasmante scoprire che esistessero luoghi solo per i libri ed ero felicissima quando aprivo i pacchi pieni di volumi che mio padre mi spediva dal Nord Italia. I ragazzi oggi non subiscono queste mancanze perchè con internet e i testi formato ebook possono leggere sempre, dove e quando vogliono. Comunque adesso posso dire che valeva la pena vivere tutte queste difficoltà: ciò mi ha fatto apprezzare ancora di più la lettura. Spero – ha auspicato la giovane scrittrice calabrese – che la Regione possa incentivare l’apertura di biblioteche in tutti i piccoli comuni della Calabria. Non è una cosa difficile da immaginare. Il Libro verde mi è parsa un iniziativa meritevole e credo che altre idee come questa potranno aiutare i ragazzi calabresi nel cammino verso un futuro migliore”. Anche l’esperienza di Mimmo Gangemi è costellata di difficoltà che l’hanno spinto a cercare nella lettura prima e nella scrittura poi l’amore per la cultura. “Io appartengo – ha rivelato lo scrittore-ingegnere di Santa Cristina D’Aspromonte - ad una generazione, la prima, che poteva disegnare un futuro diverso dalle precedenti. Per noi si apriva la possibilità di studiare. I nostri padri, invece, hanno dovuto combattere. Il mio partì per la guerra a 29 anni e ne fece ritorno a 36. Non lo abbandonò mai la convinzione dell’inutilità delle battaglia, ma l’idea di farmi studiare per non vivere le fatiche del mestiere contadino lo fece sopravvivere in quegli anni di miseria e distruzione. L’esperienza – ha detto ancora Gangemi – che porto al Libro verde della lettura è quella vissuta da me bambino in un’epoca in cui le scuole erano ricavate da locali spesso fatiscenti, riscaldati con bracieri a carbone e nelle quali i maestri, che tutti chiamavamo professori, erano autorizzati, anche dai genitori, a picchiarci per costringerci a studiare. La mia prima lettura ha riguardato un romanzo sulla vita di Garibaldi. Ricordo che quando lo terminai piansi sia perché moriva l’eroe ma, soprattutto, perché finiva il libro. La lettura – ha sottolineato lo scrittore calabrese – ha un’importanza vitale spesso per una regione che viene descritta e ricordata solo per episodi negativi. Penso, invece, che è una terra meravigliosa e sono felice di aver voluto che i miei figli studiassero in Calabria. Per il Libro verde ho immaginato la storia di un uomo che ha perso le braccia a causa di una mina inesplosa. Era una delle poche persone che non aveva vergogna ad avvicinarsi ai camion libreria che giravano nel paese per chiedere libri da leggere. Ho pensato che la lettura lo ricompensasse della sua menomazione. Si tratta di un personaggio realmente esistito che purtroppo è morto di recente nel tempo intercorso tra l’elaborazione e la pubblicazione del Libro verde. La nostra terra immobile, immutabile da tanto tempo, sta cambiando. Questo – ha rimarcato Mimmo Gangemi - è il tempo del risveglio culturale e letterario calabrese che ritrovo con forza nelle parole del giornalista del Messaggero Andrea De Consoli il quale ha scritto: ‘la ‘ndrangheta incontra un nemico inaspettato che riuscirà a distruggerla: la cultura”. Infine, l’assessore Caligiuri, dopo aver ricordato le varie azioni messe in campo dalla Regione per invogliare alla lettura, ha affermato che “saranno utilizzati i fondi europei per sostenere l’apertura di librerie e biblioteche” ed ha ricordato che “domenica prossima oltre 1000 studenti calabresi visiteranno il Salone, per far sì che possano appassionarsi alla lettura e alla cultura così come ci hanno spiegato Bubba, Gangemi e Abate”.
Caligiuri e Padre Rocco Benvenuto hanno illustrato alcuni volumi cinquecentine esposte al Salone del libro di Torino
L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha illustrato alcuni volumi di rarissimo pregio, messi a disposizione dalla Biblioteca Charitas annessa al Santuario S. Francesco di Paola, esposti in una teca, all’interno del padiglione della Regione Calabria, al Salone internazionale del libro di Torino. Si tratta di eccezionali cinquecentine di Bernardino Telesio, Tommaso Campanella, Gabriele Barrio, Paolo Regio e Gioacchino da Fiore. Con Cligiuri il direttore della Biblioteca del Santuario, Padre Rocco Benvenuto, ha sottolineato la fondamentale importanza del ruolo delle biblioteche “che – ha specificato -, come quella dei Frati dell'Ordine dei Minimi, hanno nei secoli custodito saperi di inestimabile valore”. Padre Rocco Benvenuto ha, poi, invitato tutti “a coltivare di più la frequentazione di questi luoghi, anche grazie alla disponibilità dei cataloghi virtuali, comodamente consultabili on line da casa, come quello del sistema Opac Calabria, rintracciabile sui comuni motori di ricerca”. L’assessore Caligiuri nel presentare l'esposizione bibliografica ha spiegato la portata assolutamente straordinaria dell'evento “che mira a divulgare – ha spiegato - la profonda cultura della terra di Calabria, custodita anche nelle biblioteche come in ogni aspetto della vita e dell'espressione dell'uomo. Una cultura attraverso la quale l'assessorato sta procedendo a rinnovare l'immagine della nostra regione nel resto del Paese e del mondo, restituendo alla Calabria il volto, veritiero e autentico, di terra ricca e bellissima che esporta e produce cultura”. I pregiati volumi del '500 rimarranno esposti al Salone del Libro di Torino fino a lunedì 20 maggio, prima di fare ritorno a Paola.
L’assessore Caligiuri delinea la cultura del cibo rappresentato al Salone del Libro di Torino
L’assessore Caligiuri spiega l’importanza dello stand delle eccellenze agroalimentari al Salone del Libro di Torino. “La contaminazione dell’agroalimentare regionale con il mondo dell’editoria calabrese contemporanea, dei libri e codici antichi, dell’arte pittorica e orafa, delle ceramiche di Seminara – ha affermato l’assessore Mario Caligiuri in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – va letta in un’ottica di pieno sostegno e condivisione degli sforzi che il tessuto produttivo calabrese sta compiendo per stare in linea con i profondi mutamenti che stanno investendo l’economia mondiale e nazionale. Anche le culture calabresi del cibo e dell’agroalimentare di qualità al Salone del Libro di Torino, quindi, accanto alle numerose proposte librarie dedicate al tema, come nel caso della gastronomia tradizionale. Proprio ieri – ha osservato Caligiuri - le principali organizzazioni di categoria agricole hanno salutato con toni entusiastici i risultati sorprendenti che hanno caratterizzato l’export agroalimentare italiano nel primo trimestre 2013: +6,6 per cento mentre quasi tutti i comparti produttivi, anche del Made in Italy, hanno fatto registrare il segno negativo. Gli ultimi dati ufficiali Istat – hanno osservato Cia, Coldiretti e Confagricoltura – confermano un trend ormai consolidato e ci dicono che il principale messaggero nel mondo dello stile di vita italiano e delle sue innumerevoli culture è diventato il sistema agroalimentare. Le imprese agricole italiane, e quindi anche calabresi – ha detto Caligiuri richiamando ancora le dichiarazioni delle associazioni di categoria - stanno accentuando il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare con l’export la flessione del mercato nazionale. Ecco perché, in una kermesse di livello mondiale qual è il Salone del Libro di Torino, abbiamo pensato di dare spazio a un’articolata esposizione delle culture e delle eccellenze agroalimentari di Calabria. Ecco quindi che – ha precisato l’assessore regionale alla Cultura – le culture dei salumi, del caciocavallo e di altri formaggi, dei vini, dell’olio extravergine, dei fichi di Cosenza, del piccante, del tonno e del pesce azzurro, del bergamotto, del suino nero autoctono, dei liquori, delle conserve, della pasta e dei prodotti da forno hanno avuto l’occasione, in una vetrina certo non omnicomprensiva ma articolata, di essere apprezzati proprio per il fortissimo legame che hanno con una realtà territoriale che sin dai tempi del mitico Italo, e poi lungo circa tre millenni a partire dallo splendore della Magna Grecia, parla al mondo di cibi di qualità. L’economia agroalimentare calabrese è più forte proprio se recupera al massimo il valore aggiunto di radici culturali profondissime, e se avrà sempre di più l’occasione di confrontarsi con realtà nazionali e internazionali. Grandi scrittori calabresi quali Carmine Abate, Angela Bubba e Mimmo Gangemi si sono soffermati con particolare attenzione anche nella piccola area dedicata all’agroalimentare calabrese, “offrendo spunti di riflessione specifici - ha commentato Caligiuri - assai interessanti e di cui faremo senz’altro tesoro”.
http://www.piemonteopinionionline.it/salonelibro/calabria.htm
16/05/2013
Ecco come nasce la partecipazione della Calabria quale prima regione ospite al Salone del libro di Torino, l’appuntamento culturale più prestigioso d’Italia e tra i più accreditati in Europa che prende il via giovedì 16 maggio: “ L’idea è nata - spiega Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone del libro e personalità di spicco del mondo dell’editoria e della cultura italiana, storico collaboratore della casa editrice Einaudi, dove ha lavorato con intellettuali del calibro di Elio Vittorini, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio - durante una conferenza degli assessori regionali alla cultura. Mario Caligiuri, che ne è il coordinatore nazionale e Michele Coppola, assessore in Piemonte, si sono immediatamente trovati d’accordo, e hanno sviluppato il format”. Aggiunge Ferrero, in un’intervista pubblicata su “Calabria on web” (www.calabriaonweb.it), il magazine edito dal Consiglio regionale della Calabria: “Il format non è limitato ai libri, ma vuole dare alla parola cultura il significato più ampio, e dunque comprendere ogni manifestazione creativa, dalle arti all’enogastronomia. Così questo momento di conoscenza reciproca si allarga a tutto campo. E d’altra parte i libri devono far parte della vita tutta intera”. Ancora Ferrero: “Eventi come il Salone servono proprio a incontrarsi e scambiare idee, ad avviare collaborazioni e progetti comuni. Il clima sanamente propositivo che si respira in quei giorni ha un effetto tonificante. Si riparte dal Lingotto con una ritrovata carica agonistica, che nasce dalla condivisione di interessi, obiettivi, passioni”. Ancora Ferrero, sulla situazione critica generale che coinvolge anche il mondo editoriale: “purtroppo sono spariti i padri-padroni, gli Arnoldo Mondadori, i Bompiani, i Garzanti, i Giulio Einaudi. Oggi la redditività è diventata un’ossessione, e fatalmente la qualità si abbassa. In effetti le direzioni editoriali sono sempre di più sotto scacco del marketing, il quale non va tanto per il sottile. E’ importante avere bilanci in ordine, ma se uno vuol fare grandi profitti è meglio che faccia un altro mestiere. Sono proprio i lettori che, con le loro scelte, devono difendere chi produce bene. Se ci sono meno soldi in giro, è fatale che le vendite diminuiscano. Eppure, le biblioteche registrano notevoli incrementi delle frequentazioni, e questo è un dato importante. L’industria culturale può produrre meglio (e anche meno: si stampa troppo), e le crisi servono proprio ad avviare dei seri esami di coscienza. Ma non può surrogare le famiglie (di cui nessuno parla mai: eppure è in casa che si gioca la partita, spesso in modo decisivo) e lo Stato, che hanno il compito di formare i futuri cittadini. Essere lettori forti significa essere cittadini più attivi, attenti, consapevoli. Forse è per questo che chi aveva responsabilità di governo non se ne è mai occupato. Mi piacere dire che la Regione Calabria ha attuato iniziative di promozione della lettura, partendo proprio dalle famiglie, che altrove non si vedono”.
Cerimonia inaugurale del Salone del libro di Torino con l’apertura della mostra su Mattia Preti
L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri –informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha partecipato alla cerimonia inaugurale della 26/a edizione del Salone internazionale del Libro 2013, in programma dal 16 al 20 maggio al Lingotto di Torino, che si è svolta ieri pomeriggio nelle sale della Reggia di Venaria Reale con l’apertura della mostra su Mattia Preti: “Il Cavalier calabrese, Mattia Preti tra Caravaggio e Luca Giordano”. L’esposizione è stata curata dal critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi e dal professore di storia dell'arte all'Università di Malta Keith Sciberras. Sono intervenuti alla manifestazione anche il presidente del Consorzio la Venaria Reale Fabrizio Del Noce e il direttore Alberto Vanelli, il presidente della Fondazione per il libro la musica e la cultura Rolando Picchioni, l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola, l’assessore alla cultura del comune di Torino Maurizio Braccialarghe e l’editore calabrese Rubettino il quale, per celebrare il quinto centenario della nascita, al Salone propone il volume di Vittorio Sgarbi su Mattia Preti, presentato con una conferenza nella Sala Rossa del Salone del Libro. Sgarbi nell’illustrare l’allestimento agli oltre 500 inviati ha definito Mattia Preti “un rivoluzionario in servizio permanente, capace di proporre il Caravaggismo in chiave veneziana”. “L’idea di organizzare qui l’esposizione – ha evidenziato - nasce anche dalla coincidenza che quest’anno la Calabria è regione ospite d’onore al Salone del Libro. La mostra è a fianco di quella su Lorenzo Lotto, che è stato il maestro del maestro di Mattia Preti. Il Cavalier calabrese, nasce a Taverna nel 1613 e muore a La Valletta, Malta, nel 1699. Nella sua vasta produzione pittorica – ha spiegato Vittorio Sgarbi - riparte da Caravaggio nello stesso momento in cui la parabola caravaggesca declina e finisce la febbre che aveva contagiato tutta l'Europa pittorica. Il caravaggismo di Mattia Preti è sempre recitato, non è mai preso dalla realtà ma trasferito sulla scena teatrale con tutti gli effetti speciali richiesti, prediligendo ambientazioni notturne e luci strisciate che drammatizzano anche uno sguardo. Dalla Calabria a Roma e poi Malta, passando per Napoli, la sua arte – ha sottolineato ancora Sgarbi - raccoglie molteplici apprezzamenti da parte di papi, gran maestri dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, principi, nobili famiglie e mercanti, particolarmente per il suo virtuosismo che gli consente ogni acrobazia nella sua lunghissima avventura pittorica. C’è molta bibbia e molta letteratura nei suoi quadri. Questa è una mostra molto fantasiosa”. L’assessore Caligiuri ha parlato di “una grande operazione culturale: un’operazione di sostanza che dimostra come la Calabria è una regione di cultura: da terra che importa cultura a terra che esporta cultura. “Il Presidente Scopelliti – ha detto l’assessore della Giunta calabrese - ha puntato fortemente sulla cultura per la crescita del territorio con azioni che hanno consentito, secondo i dati Istat, alla nostra regione di superare Sicilia, Campania, Basilicata e Puglia come numero di lettori di libri e giornali. Non è un caso che la Calabria è la prima regione ospite d'onore del Salone del Libro”. Il percorso espositivo della Reggia di Venaria si compone di 50 opere, 40 delle quali del cavaliere Calabrese affiancate a capolavori dello stesso Caravaggio, di Luca Giordano e di altri artisti vicini al suo stile. Sarà aperta al pubblico fino a metà settembre. Al termine dell’inaugurazione della mostra la prolusione inaugurale del Salone del libro è proseguita nella chiesa di Sant’Umberto, all’interno del grandioso complesso della Reggia, con gli interventi, tra gli altri, di Picchioni, di Del Noce, di Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone del libro, dell'ambasciatore in Italia del Cile Oscar Godoy Arcaya e del suo omologo in Francia Jorge Edwards. Il Cile quest’anno alla Fiera del libro è il Paese ospite d’onore.
Il ministro Bray visita lo stand della Regione Calabria alla Fiera del Libro di Torino
L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del padiglione della Regione Calabria ospite d’onore al Salone internazionale del libro di Torino portando i saluti del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Allo stand della Regione, accompagnato dal sindaco di Torino Piero Fassino, ha fatto visita anche il Ministro per i beni e le attività culturali, Massimo Bray, il quale ha chiuso la cerimonia inaugurale del Lingotto aperta da un videomessaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il ministro si è soffermato ad ammirare il capolavoro di Mattia Preti esposto nel padiglione “Cristi risorto appare alla Maddalena” della collezione di Romano Carratelli, ospite nello stand con il “Codice Romano Carratelli” raffigurazione iconografica di città fortificate, castelli, apprestamenti difensivi e territorio della Calabria ultra alla fine del ‘500-anno 1595. All’incontro con i giornalisti è intervenuto anche Giorgio Albertazzi che ha ripercorso la sua esperienza triennale in Calabria di direttore artistico del Magna Graecia teatro ed ha presentato il programma di quest’anno sottolineando come sia necessario intervenire sullo snellimento del sistema burocratico “che – ha detto - è un cancro che frena gli entusiasmi”. Il padiglione è stato progettato per ospitare i libri e le altre eccellenze della regione, mostre e numerosi eventi culturali capaci di richiamare un’estesa e qualificata attenzione dal pubblico del Lingotto. È allestito anche un bookshop istituzionale che propone prodotti di editoria di qualità allo scopo di valorizzare il patrimonio artistico, culturale e letterario della regione. Il patrimonio culturale calabrese è ripercorso anche attraverso i gioielli dell’orafo Gerardo Sacco, presente all’inaugurazione con un’esposizione dal titolo “Dìoro e Dìargento”. Un altro spazio è dedicato alle eccellenze agroalimentari calabresi, con un viaggio alla scoperta di radici antichissime, e all’artigianato artistico con le ceramiche di Seminara. “Quella di oggi – ha affermato Caligiuri - è per la Calabria una vetrina straordinaria. Poter presentare, in questo vero e proprio monumento della cultura italiana, la mutazione genetica che, nell’ambito culturale, sta avvenendo nella nostra regione, è un’occasione fondamentale che dobbiamo sfruttare al massimo. Come Regione ospite ha sottolineato - quest’anno partecipiamo con un rango non inferiore a quello di Paese Ospite, riservato quest'anno al Cile e alla sua cultura, perciò si è cercato di realizzare un progetto culturale ambizioso, all'altezza della situazione, esponendo quanto di meglio, più interessante e nuovo caratterizza la scena culturale calabrese, compresi anche i nuovi progetti promossi dall'attuale amministrazione regionale. La Calabria, oggi, anche grazie al nostro impegno e a quello del Presidente Scopelliti, sta diventando una terra attiva ed operativa nella produzione della stessa cultura. Ciò, ovviamente, è dovuto anche al grande apporto che stanno fornendo gli editori calabresi. Si tratta di un settore di primaria importanza che qui a Torino sta appunto avendo la possibilità di esprimere, dinanzi ad un pubblico nazionale e internazionale così qualificato la propria produzione libraria. Il programma che presentiamo – ha detto ancora l’esponente della giunta calabrese - è fittissimo e riteniamo che ciascuno avrà modo di verificare l’effettività dei dati concreti e constatare che non si tratta delle solite scontate affermazioni”. Caligiuri ha, poi, illustrato i progetti dell’assessorato soffermandosi su due iniziative specifiche: Il Libro verde sulla lettura in Calabria e il Libro per ogni nato. Sul primo progetto ha messo in evidenza la seria analisi che è stata effettuata sul problema della lettura in Calabria. “Una ricerca – ha specificato - impreziosita anche dalla prefazione di Tullio De Mauro”. Per il secondo ha parlato “un segno che rimarca l’importanza della lettura, un’attività che deve dunque avere inizio appunto fin dalla nascita” ed ha ricordato che un libro illustrato verrà consegnato a tutte le famiglie dei neonati calabresi da questo mese e per un intero anno. L’assessore Caligiuri è, poi, entrato, nel dettaglio del programma. Di grande rilevanza la presentazione di volumi di autori calabresi tra cui Abate, Bubba, Gangemi e Criaco. Le tematiche spaziano dai progetti di valorizzazione dei beni culturali immateriali promossi dai club Unesco; alle minoranze etniche; alla valorizzazione del patrimonio storico delle biblioteche pubbliche e private; alla rivisitazione di Alvaro, Repaci, Calogero; ai rapporti della Calabria con l'ebraismo; all'innovazione scientifica di Mauro Ferrari e Sandra Savaglio. Di grande pregio anche le mostre, in particolare quella sulla tipografia storica che consentirà di ammirare per la prima volta, le più antiche edizioni realizzate in Calabria agli albori della stampa: la prima Bibbia ebraica, stampata a Reggio Calabria nel 1475, e altri quattro incunaboli stampati a Cosenza nel 1478, tre anni più tardi. Lunedì, inoltre, arriveranno circa mille studenti calabresi per visitare il salone e per incontrare l’assessore. Tra l’altro, la partecipazione della Calabria non si limiterà soltanto al proprio padiglione, ma contaminerà anche altri spazi del salone con interessanti proposte di dibattito e di approfondimento che spaziano dalla celebrazione del IV centenario della nascita di Mattia Preti, all'archeologia, alle proposte degli scrittori calabresi, alla promozione della lettura. La stessa città di Torino sarà coinvolta con una serata dedicata ai calabresi. L'incontro si svolgerà al Teatro Bellarte, dove il gruppo “Scena Verticale” di Castrovillari metterà in scena lo spettacolo Italianesi. Infine a Palazzo Barolo, nell’esposizione “Amore e Psiche”, potranno essere ammirati numerosi reperti archeologici provenienti dai musei calabresi, tra i quali la laminetta orfica proveniente da Hipponion e numerosi pinakes locresi. p.g.
13 maggio 2013
La Calabria Regione “ospite d’onore” al Salone internazionale del libro di Torino
La Calabria sarà la Regione “ospite d’onore” del Salone internazionale del libro di Torino che si svolgerà dal 16 al 20 maggio prossimi al Lingotto fiere. L’istituzione di una Regione come ospite d’onore è fra le novità del Salone 2013, fortemente voluta dal coordinamento delle Regioni e dall’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri e destinata a diventare un appuntamento fisso con l’obiettivo di approfondire il significato della presenza di una Regione documentando adeguatamente il suo patrimonio artistico, le sue realtà editoriali e culturali, le iniziative in corso e quelle in progetto. Il padiglione Calabria sarà inaugurato, il 16 maggio alle ore 10,15, dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti il quale ha affermato che “non è privo di significato che la prima Regione ospite sia la Calabria, una regione – ha detto - dai molti ritardi e contraddizioni, ma culturalmente vivace, che aspetta solo di essere conosciuta nelle sue varie sfaccettature e complessità. Lo stand della Calabria – ha specificato ancora il Presidente - ha una grande visibilità per grandezza e qualità dell'allestimento; è stato progettato per ospitare i libri e le altre eccellenze della regione, mostre e numerosi eventi culturali di grande qualità, capaci di richiamare un'estesa e qualificata attenzione”. “Un Regione per leggere” è il marchio che contraddistingue il progetto dell’assessorato regionale alla Cultura - Polo per le politiche pubbliche della lettura all’appuntamento torinese che è ormai diventato il più grande evento europeo di promozione del libro, della lettura e dell’editoria. “La lettura che – ha dichiarato l’assessore Caligiuri - è una priorità politica regionale. Se, in Italia come in Calabria, la crescita economica riparte dalla cultura, occorre per forza iniziare dalla lettura. Tra i tanti dati devastanti, che hanno riguardato il nostro Paese e anche la Calabria, secondo l'Istat la nostra regione non è più la maglia nera nella lettura di libri e di giornali, perché abbiamo superato la Sicilia, la Campania, la Basilicata, la Puglia e intendiamo diventare entro il 2015 la prima regione del Sud come numero di lettori. Per conseguire questi risultati – ha evidenziato l’esponente della Giunta regionale -, e sappiamo bene che ogni risultato è temporaneo, abbiamo sviluppato una serie di iniziative, tra le quali l'istituzione del Polo regionale sulle politiche pubbliche della lettura, l'emanazione di un Libro Verde sulla Lettura in Calabria (con la prefazione di Tullio De Mauro e cammei di Carmine Abate, Mimmo Gangemi e Angela Bubba), la creazione di un sito che raccoglie oltre 120 biblioteche con oltre un milione e trecentomila volumi. Adesso abbiamo messo in moto altre due attività significative. La prima è quella del libro per ogni nato. A partire da giugno, e per un anno intero, i 17, 18 mila bambini che nasceranno nella nostra regione lo faranno metaforicamente con un libro in mano. Un libro pensato, scritto e illustrato appositamente per loro che parla di felicità. In analogia con gli atti costitutivi degli Stati Uniti d'America, noi vorremmo che questa fosse la Costituzione dei bambini calabresi. La seconda sfida – ha proseguito l’assessore alla cultura Caligiuri - è rappresentata appunto dalla partecipazione al Salone del Libro di Torino, nella originale veste di regione ‘ospite’. Presenza che, con modalità diverse, intenderemmo riproporre, se possibile, in modo significativo anche nelle prossime edizioni. Quella di quest'anno – ha ribadito Caligiuri - per noi intende essere una occasione straordinaria per aumentare il numero dei lettori e per mettere in mostra le nostre tante eccellenze culturali, che rappresentano la natura vera della nostra terra. Infatti noi rifiutiamo di identificare la storia della Calabria e del Sud come storia criminale, perché la storia della Calabria e del Sud è storia di grande cultura. E nel palcoscenico della manifestazione torinese – ha infine sottolineato l’assessore Caligiuri - verranno presentati libri, autori, editori e premi letterari. un censimento ci auguriamo quasi completo del meglio che possiamo esprimere in questo momento”. Il calendario degli eventi, che saranno ospitati nella cinque giorni del Lingotto in uno spazio dedicato, toccherà tutti gli aspetti della cultura calabrese, dalla storia al patrimonio artistico e all’archeologia, dall’imprenditoria all’enogastronomia, dalla letteratura all’arte contemporanea. Sono previste mostre, e spettacoli teatrali e musicali. Nel ricordo di grandi autori come Corrado Alvaro e Leonida Repaci, saranno a Torino, tra gli altri, scrittori e giornalisti come Carmine Abate (recente vincitore del Campiello), Mimmo Gangemi (Il giudice meschino; La signora di Ellis Island), Marina Valensise, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso (Fratelli di sangue. Storie, boss e affari della ’ndrangheta, la mafia più potente del mondo; La mafia fa schifo. Lettere di ragazzi da un paese che non si rassegna; Dire e non dire. I dieci comandamenti della ’ndrangheta nelle parole degli affiliati), la giovane Angela Bubba che con le sue impietose narrazioni reportage dichiara di ispirarsi direttamente ad Anna Maria Ortese ed Elsa Morante. Tra gli obiettivi, quello di incentivare i ragazzi delle scuole ad una partecipazione attiva al Salone, sia come autori di progetti per la promozione della lettura che come protagonisti allo stand regionale. L’incontro collettivo finale tra studenti e scrittori è atteso lunedì 20 maggio al Salone. Lo stand regionale ospiterà un book shop dell’editoria e degli autori regionali e uno spazio di valorizzazione dei più prestigiosi prodotti gastronomici e artigianali calabresi. Oltre a un fitto programma di incontri con tutti i principali scrittori e intellettuali calabresi, alcuni dei quali ospitati anche in città (lo spettacolo teatrale “Italianesi” di Scena verticale con Saverio la Ruina), lo stand ospiterà anche importanti mostre sulla tipografia storica calabrese, con l’esposizione di rarissimi incunaboli, tra i quali la prima bibbia a caratteri ebraici stampata al mondo (Reggio Calabria, 1475), ed edizioni del Cinquecento e del Seicento; una mostra fotografica sul paesaggio calabrese curata dal naturalista Francesco Bevilacqua; una mostra di illustratori di libri per bambini collegata alle numerose iniziative di promozione della lettura realizzate dalla Regione in collaborazione con la Casa editrice Coccole News. Sarà anche esposta una grande opera del pittore calabrese Mattia Preti, di cui ricorre il IV centenario della nascita, in collegamento con la mostra sull’artista che sarà allestita a partire dal 15 maggio alla Reggia di Venaria. Di particolare rilievo, infine, l’esposizione del Codice cinquecentesco Romano Carratelli, raffigurante città fortificate, castelli e torri costiere della Calabria nel Cinquecento. Il codice comprende un centinaio di illustrazioni acquerellate che costituiscono la prima e inedita fonte iconografica riguardante il territorio calabrese. Nello spazio del salone saranno presentati libri (monografia su Mattia Preti curata da Vittorio Sgarbi ed edita da Rubbettino), dibattiti sulla Calabria (Giovani Russo, Paolo Mieli, Salvatore Settis), un reading di opere di Carmine Abate e le iniziative di promozione della lettura della regione. All’interno del settore che ospita lo stand Regione Calabria, è allestito anche un bookshop istituzionale, una vera e propria libreria specializzata che propone prodotti di editoria di qualità che mirano a valorizzare il patrimonio artistico, culturale e letterario della regione. Dalla saggistica alla narrativa, arte, architettura, fotografia, letteratura di viaggio, poesia, tutte pubblicazioni scelte fra la migliore offerta disponibile sul mercato italiano e internazionale. Saranno in vendita anche cd e dischi in vinile dei più grandi artisti e musicisti calabresi. Al Salone del libro del capoluogo piemontese edizione la Calabria dell’editoria si presenta anche con uno spazio dedicato alla presentazione del suo variegato e articolato mondo agroalimentare. Un viaggio di natura mediatica utile a far comprendere come l’approccio alla Calabria, alla valorizzazione e promozione delle sue espressioni migliori, al recupero di un’immagine positiva pretenda una visione a trecentosessanta gradi. Libri antichi, proposte editoriali dell’oggi e imprenditoria di settore, preziosi oggetti dell’artigianato artistico, una grande tela di Mattia Preti che richiama le celebrazioni per i quattrocento anni dalla nascita, verranno esposti accanto a una selezione, ovviamente non omnicomprensiva, di prodotti agroalimentari spiegati nella loro dimensione culturale, sociale e civile, prima che economica. Specialità di qualità certificata come la cipolla rossa di Tropea, il caciocavallo Silano, la liquirizia, i salumi, accanto ai vini e agli oli extravergine di oliva di vitigni e cultivar autoctoni, o alle sensazioni straordinarie offerte dalla dimensione piccante o dai profumi del bergamotto, offriranno ai visitatori dello stand Calabria tanti spunti di riflessione nonché l’occasione, in un contesto internazionale, di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tante virtù di una terra antica, laboriosa, orgogliosa del proprio passato, ricca di ingegno.