Dicono di noi:
IL SBV è fiore all'occhiello della cultura vibonese portato avanti da gente professionale e di spessore (Vincenza Galati)
Da vibonese, anche se non residente, firmo perché venga mantenuta i piedi, e se possibile rafforzata e valorizzata, l'unica struttura pubblica locale che difende la "cultura" con gli strumenti in grado di promuoverla, in un territorio nel quale questo termine é diventato ormai da tempo quasi un optional o - peggio - una bestemmia (Antonello Marzano)
Perché un Polo Culturale per Vibo Valentia , la Calabria , l'Italia ed il Mondo intero perché la Cultura non ha confini e ne limiti. Non ne mettete per favore....con la cultura si nutre la Vita! Santo Caglioti
Perché il SBV è l'unico e ultimo respiro culturale di Vibo Valentia. Oltre c'è il vuoto (Ornella Emanuele)
Perché è un punto di riferimento... Perché è l'unica cosa su Vibo che funziona.... Perché il management merita credito! (Pietro De Rito)
Per salvare un luogo dall'enorme valore culturale nella mia città (Simone Iannello)
Sto firmando perché ho conosciuto il Sistema Bibliotecario Vibonese e perché la Calabria ha bisogno della cultura (Lorenzo Baldacchini)
Il SBV è un'oasi di cultura, competenza e professionalità nell'aridità desertica del vibonese. Una meravigliosa realtà... (Antonia Miano)
Il Sistema bibliotecario vibonese, che ad oggi rappresenta la primaria istituzione culturale cittadina, è riuscito ad emergere negli anni in uno scenario nazionale e a rappresentare la vera linfa vitale per una città che vuole rialzarsi dal totale decadimento degli ultimi anni.
Ritengo assurdo perciò che possa essere escluso da un bando pubblico CHI negli anni ha lavorato bene e si è dato da fare, riuscendo ad avvicinare la gente al mondo del sapere e, perché no, ad aumentare le speranze di tutti coloro che ritengono sia indispensabile ridare a questa comunità la dignità di un tempo (Shara Sibiriu)
Sbv è un luogo unico: è iniziativa, è spazio. Impossibile non cogliere il suo enorme valore per il territorio e la sua comunità. Per questo firmo questa e cento altre petizioni se occorrerà (Elisa Grillo)
I luoghi un cui viene esaltata la cultura, l'arte, l'amore per la conoscenza in generale, devono essere tutelati e maggiormente incentivati e supportati, quando si rivelano essere delle eccellenze. Sono i veri anticorpi contro il malaffare, la corruzione, le mafie; sviluppano il libero pensiero critico e rappresentano il polmone per chi si sente stretto un un territorio che offre pochi stimoli.
Il SBV è uno di questi luoghi. Per me è uno dei pochi luoghi nel vibonese in cui si va oltre l'apparenza per entrare intimamente nel cuore delle mie passioni. (Giuseppe Ruffa)
E' una delle migliori biblioteche che io abbia visitato, è fornita. La cultura non puo chiudere. (Silvestro Scalamandrè)
Il sistema bibliotecario vibonese ha dato un contributo non indifferente alla diffusione della cultura n Calabria. (Giuseppe Antonio Martino)
Difendiamo il SBV e' importante affinché ci sia nella nostra città un punto di riferimento importante della cultura, iniziare a premiare le iniziative culturali che funzionano, in una terra dove la cultura viene sempre all'ultimo posto, e' vitale che la biblioteca non venga esclusa! (Enrico Bonanno)
Perché senza investire sulla cultura un paese muore. Perché la politica non elargisce denaro a scopi propri ma gestisce risorse per il bene comune e questo non è un favore ma un dovere di chi governa è un sacrosanto diritto civile. Resistere resistere e' esistere. (Mario Cucinella)
Abbiamo bisogno vitale di cultura, del Sistema Bibliotecario, delle energie di Gilberto Floriani. (Nicola Ferro)
Un polo che da molti anni è sinonimo di presidio di cultura, divulgazione e conoscenza, capace, come pochi altri a livello nazionale, di rinnovarsi ed essere una costante eccellenza.
Ha avuto un importantissimo ruolo di collante per tutto il territorio provinciale e che ha rappresentato con costanza un argine alla desocializzazione ed al ridimensionamento dello stesso ruolo che la cultura merita per lo sviluppo di un territorio.
Non è concepibile che meriti e capacità dimostrate siano usate proprio come ragione per cui si viene esclusi. (Alessandro Evoli)
Il Sistema Bibliotecario Vibonese merita tutto il nostro sostegno per continuare a "respirare". Il fatto che una realtà così bella, pura e grande riesca a resistere a Vibo Valentia conferisce soltanto lustro ad una città che, ahimè, per molti altri versi, va lentamente a morire.
L'ultimo barlume di speranza per la rinascita culturale di questo territorio e per alimentare la nostra stessa coscienza civica ormai sopita non può essere definitivamente spento.
Mettiamocela tutta ed insieme ce la faremo!!! (Giorgio Guaricci)
Il Sistema Bibliotecario Vibonese ,svolge nel territorio della provincia un ruolo fondamentale per lo sviluppo culturale e rappresenta un baluardo contro il dilagare della cultura mafiosa.,(Gregorio Torchia)
Il SBV è una grande realtà culturale che genera cultura, eventi e idee che fanno bene a tutta la Calabria. (Franco Mellea)
Grazie alla professionalità e la sponsorizzazione della equipe che lavora presso il sistema bibliotecario ho sempre avuto la possibilità di concretizzare le mie idee. (Francesca Nacci)
Il SBV è la migliore struttura bibliotecaria oggi presente sul territorio calabrese e per non vanificare quanto di buono fatto da questa prestigiosa struttura. (Gianfranco Ferrari)
«Caro Gilberto, debbo ad una comune amica, sentita per telefono (in un periodo particolarmente complicato in cui non riesco a leggere i giornali), la notizia dell'esclusione del Sbv da un bando Regionale. Senza parole. Gli esami non finiscono mai. Per chi opera bene e in maniera incisiva. Non entro in merito a una questione sulla quale non ho adeguate informazioni, ma solidarizzo con te e il Sbv anche perché testimone di una complessa vicenda culturale che ci ha visto tante volte assieme. Dall'inizio degli anni Ottanta ad oggi assieme ad altri studiosi e intellettuali noti a livello nazionale e internazionale (Maria Mariotti, Salvatore Piermarini, Francesco Loriggio e l'elenco sarebbe lungo) grazie alla collaborazione organizzativa e culturale del Sbv abbiamo realizzato convegni, mostre, pubblicazioni (ricordo "Le strade di casa" del 1983; "Lo sguardo di New York" del 1990; i due splendidi volumi sulla storia e la cultura delle Confraternite calabresi, curati da Maria Mariotti, Antonio Tripodi, il sottoscritto ed editi dalla Mapograf dell'indimenticabile Mario Porcelli con il quale abbiamo pubblicato, con la presenza decisa del SBV, decine di libri da quello di Michele Aiello a quello di Alberto Borrello...). Abbiamo, negli anni, organizzato presentazioni e iniziative con scrittori, artisti, cineasti, musicisti del luogo, italiani e stranieri (Antonino Mazza, Igor De Garine, Sharo Gambino, Mario Fortunato, Aldo Mazza, Joseph Maviglia, Maurice Aymard, Jonny Costantino, Luigi M. Lombardi Satriani, Giacinto Namia, Antonella Tarpino, Emanuela Guidoboni, Silvana Iannelli, Francesco Cuteri, Tonino Ceravolo, Anna Melecrinis, Katia Scolieri e l'elenco che faccio di getto e a memoria sarebbe interminabile). Vorrei ricordare anche la convenzione culturale tra Sbv e Dipartimento di Studi Umanistici, con la Fondazione Carical, grazie alla quale abbiamo, tra l'altro, pubblicato presso Donzelli inediti giovanili di Corrado Alvaro (da te miracolosamente salvati). Sono testimone del tuo impegno costante per l'organizzazione e la riuscita del Festival Letterario legato al Premio Tropea e per una presenza qualificata della Calabria in molte edizioni al Salone del Libro di Torino. E forse - in questa Calabria che ha la memoria corta e debole - vale la pena ricordare come, con generosità, abbiamo presentato libri e organizzato eventi, manifestazioni, convegni in quasi tutti i comuni della provincia vibonese (da Pizzo a Tropea, da Soriano a Filadelfia, da Parghelia a S. Nicola, da Vazzano a Fabrizia, da Rombiolo a Serra San Bruno, da Francavilla Angitola a Nardodipace) assieme a scuole, circoli culturali, biblioteche, amministrazioni comunali, validi studiosi del luogo. Altri amici studiosi, scrittori, intellettuali potranno fare un ulteriore elenco di iniziative portate avanti. E penso alle belle iniziative editoriali e culturali da te fatte con il grande e compianto Carlo Carlino. E non parlo della Biblioteca, della cineteca, della nastroteca ecc. che sono punto di riferimento per studiosi e studenti, docenti e ricercatori. Certo tutto si può discutere, tutto può essere fatto meglio, tutto può essere rivisto, sottoposto a giudizio, ma (senza fare elogi e retoriche di maniera che non mi piacciono) posso affermare che senza il Sbv la città di Vibo e la provincia vibonese (che pure accoglie figure ed associazioni importanti) sarebbero state, in alcuni momenti, un vero e proprio deserto culturale. Mi auguro che chi valuta progetti e proposte sappia avere presente la storia civile, culturale, letteraria del Vibonese e della Calabria. Carte, fatti e documenti parlano». (Vito Teti)
Caro Presidente Oliverio, questa nostra terra ha così bisogno di cultura e di punti di riferimento efficienti che sarebbe un delitto non soccorrere al meglio un polo di eccellenza qual è il Sistema Bibliotecario Vibonese. Entrarci, respirare quell'aria di "sacralità letteraria", partecipare a dibattiti è per me ogni volta un ristoro dell'anima e un privilegio. Tutti compatti, perciò, a non disperdere, e anzi valorizzare al meglio, un patrimonio che tanto sta arricchendo la Calabria. Alla sua sensibilità, che so essere grande. (mimmo gangemi)
"Vibo Valentia è una città fortunata e forse sono in pochi a prenderne volutamente atto. A prescindere dal grave stato socio economico che il suo territorio vive in un’ epoca in cui nessuna realtà locale brilla per adeguato tasso di occupazione e ferma tutela del posto di lavoro, oltre che per degrado ambientale, non si può non comprendere che la presenza del Sistema Bibliotecario Vibonese rappresenta uno dei più seri punti dei riferimento per lo sviluppo dell’iniziativa socio occupazionale ed economica". E' quanto si legge in una nota della Cisal.
"Sentir parlare - continua la nota - o peggio ancora leggere, che il Polo Santa Chiara del Sistema Bibliotecario di Vibo Valentia è a rischio chiusura diventa avvilente, assurdo, strano e deprimente. Vogliamo immaginare soltanto per un istante Vibo Valentia senza il Polo Santa Chiara ? Vogliamo provare ad immaginare una città ed un territorio privi di una struttura di siffatta portata?
Cosa ne sarebbe del nostro avvenire ? Cosa ne sarebbe del futuro di un cittadino privo di un punto dove consultare testi, ascoltare saggi di cultura, offrire la propria attenzione ad esperti delle materie più disparate?
Come non evidenziare l’importanza dei continui contatti con la Regione Calabria e alcune tra le figure più prestigiose che hanno portato a Vibo Valentia la propria esperienza ma soprattutto il proprio pensiero soprattutto culturale.
Solo il dubbio della chiusura del Polo Santa Chiara non può che provocare improvvisi e non graditi brividi di freddo alla schiena o fare accapponare la pelle.
Il Centro che ha messo in piedi Gilberto Floriani, avvalendosi delle scelte informatiche più moderne e tecnologicamente più avanzate, è una cosa seria.
Dobbiamo a lui se oggi i nostri giovani possono avvalersi di un valido strumento di informazione, formazione ed aggiornamento. Dobbiamo a Gilberto Floriani e alla sua intelligenza se la provincia vibonese oggi è competitiva sul piano dell’attività culturale.
Senza dimenticare che Gilberto Floriani dirige una struttura che è al piano servizio della popolazione.
Il Polo Santa Chiara non organizza ed ospita soltanto le idee di Gilberto Floriani perché è anche vero che lo stesso ha sempre messo il Centro a disposizione di ogni cittadino che ha sempre colto questa importante opportunità portando al Polo Santa Chiara ogni sua iniziativa.
Se i muri del Polo Santa Chiara dovessero parlare ne verrebbe fuori il racconto più prodigioso della Vibo Valentia che vuole crescere e che può farlo soltanto se si affida alla cultura che è stata espressa e commentata nella struttura di via dei Normanni.
Noi siamo certi che se oggi dovessimo indire un referendum tra la popolazione per capire cosa pensano i vibonesi, e non solo, di questa attività la risposta non potrebbe che essere positiva.
Vibo Valentia è oggi una realtà socio culturale avanzata soprattutto per l’impegno e la competenza messe quotidianamente in vetrina dal Polo santa Chiara che è orgoglio della provincia e di tutti i suoi abitanti.
La Cisal non più di qualche settimana addietro, in una comunicazione inviata al Commissario Straordinario della Provincia, Prefetto, dott. Mario Ciclosi, spiegava il suo pensiero sulla necessità di alimentare il ruolo culturale in un territorio che forte della sua alta vocazione non può che tornare utile a qualunque progetto di crescita.
Le rassicurazioni, degli ultimi giorni, del Prefetto Mario Ciclosi a Gilberto Floriani tranquillizzano operatori culturali e non.
La Cisal invita il Commissario Straordinario della Provincia a valutare attentamente la inderogabile funzione del Sistema Bibliotecario sul territorio nella piena consapevolezza che la cultura deve mantenere una sua posizione centrale nell’azione del governo intermedio.
Ne si può disconoscere che al territorio vibonese serve una formazione di alto livello che agevoli il ricambio delle classi dirigenti, unitamente ad un’istruzione di qualità.
Noi siamo la Provincia della cultura, del turismo e dell’ambiente e ci ribelliamo con forza all’idea che si ha di noi di un territorio che rischia di diventare solo una questione di cronaca giudiziaria e ambientale.
Vibo Valentia è una provincia ricca di opere d’arte, di saperi e di tradizioni popolari. Possediamo un patrimonio culturale di inestimabile valore. Solo con livelli di prestazione intellettuale più alte si può affrontare e combattere, ad esempio, la corruzione ed in questo il Sistema Bibliotecario gioca un ruolo non certo di secondo grado.
L’appello della Cisal - si legge ancora - è che il Commissario Straordinario Mario Ciclosi adotti provvedimenti per il più idoneo sviluppo ponendo la cultura ai primi posti della sua agenda.
Il tutto per investire in scelte politiche forti e per produrre atti concreti soprattutto con il recupero del patrimonio culturale sotto-utilizzato come volano per lo sviluppo economico.
La proposta della Cisal è che ci sia una comunità in permanente confronto sulle pratiche del lavoro e dello sviluppo culturale in un nuovo sistema sinergico stato-regione-enti locali-imprese private e scuole, per individuare e pianificare nel medio periodo interventi congiunti per mettere a profitto il nostro patrimonio culturale". (Cisal)